Vento contrario

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Quando il vento proviene da prua, dalla direzione opposta verso cui stiamo andando, abbiamo vento contrario.

Questa è una situazione abbastanza favorevole quando stiamo o decollando o atterrando, perché ci permetterà di eseguire queste manovre in uno spazio minore. Naturalmente ci sono dei limiti entro i quali si potrà operare. Soffermiamoci un attimo sul decollo, sappiamo che l'aereo riuscirà a staccarsi da terra solo dopo aver raggiunto e superato la velocità di stallo (Super Cub 44 Mph 70 km/h), diciamo che dovrà raggiungere almeno 80 km/h. Se avessimo un vento contrario di 30 nodi (55 km/h) una volta staccati dal suolo avremo una GS di 25 km/h e se il vento rinforzasse a 44 kt (80 km/h) praticamente saremo fermi rispetto al terreno e ci trasformeremo in un elicottero. In pratica giocando con la manetta (e con la cloche per mantenere un volo livellato) potremo in opportune condizioni avanzare, rimanere fermi o addirittura retrocedere.

Qui sotto riporto dei video che mostrano come si possa scendere in verticale (in questo caso il vento contrario è stato impostato a 50 Kt). Considerate naturalmente che è a puro scopo dimostrativo. Nella realtà se si verificassero queste condizioni sarebbe meglio lasciare l'aereo nell'angar. Il simulatore ci permette di farlo in totale sicurezza.

 

 

 

Bisogna fare alcune considerazioni. Quando c'è vento esiste anche un gradiente. In pratica la velocità del vento non si mantiene costante. Man mano che scendiamo e ci avviciniamo al suolo la velocità va via via diminuendo. Questo è dovuto all'attrito che il suolo esercita sugli strati di aria a contatto. Quest'aria rallenta la sua corsa, gli strati via via superiori, risentendo sempre meno degli strati rallentati sottostanti, fino a che, da una certa altezza in poi saranno liberi di scorrere alla velocità massima del momento. E considerate che questo gradiente può essere anche molto accentuato e ha un andamento esponenziale ossia il rallentamento è sempre più rapido con l'avvicinarsi al suolo. la presenza del gradiente creerà non pochi problemi. Osserviamo il primo filmato noteremo che mentre per gran parte della discesa l'aereo si mantiene con assetto livellato ad un certo punto si vede eseguire una picchiata e quasi in prossimità del suolo una rapida cabrata con un'affondata di manetta. Prima di riuscire ad eseguire questa manovra bisogna provare forse un centinaio di volte. Nella realtà potevamo farne solo una perché ci saremmo schiantati al suolo alla prima. Cosa è successo? Ad una certa altezza la velocità del vento a iniziato a rallentare in modo sempre più repentino, se avessimo lasciato la manetta fissa avremmo iniziato a prendere velocità e la discesa non sarebbe stata più verticale come volevamo ma avremmo cominciato ad avanzare. Per chiarirci meglio faccio un esempio con valori solo indicativi, se ad es. fossimo in aria ferma e con una manetta al'80% saremmo andati a 80 kt (con una identica velocità al suolo) con un vento contrario di 50 kt veniamo ad avere una velocità al suolo di 30 kt (80-50) se vogliamo rimanere fermi in aria senza avanzare ne retrocedere dovremmo ridurre la velocità al vento a 50 kt (per es. riduco la manetta al 50 %) e quindi noi avanziamo nella massa d'aria a 50 kt in avanti, ma la massa ci riporta indietro a 50 kt e di fatto siamo fermi. Ora se manteniamo la manetta fissa e scendiamo (di cloche) vedremo che il vento diminuirà magari a 40 kt se vogliamo rimanere sempre fermi in verticale dovremo anche noi ridurre la velocità e portarla a 40 kt. In teoria per mantenere una discesa perfettamente verticale dovremmo via via ridurre manetta e conseguente velocità al vento. Ma prima o poi raggiungeremo la velocità di stallo per cui se non vogliamo stallare bisognerà picchiare per mantenere la velocità. E come ci si ferma, lo so questo rasenta la fantascienza, tutto questo discorso serve esclusivamente per comprendere certi fenomeni fisici non certo per mettere in pratica nella realtà la manovra ci porterebbe a morte sicura. Quindi nel simulatore me la sono cavata picchiando poi effettuando una violenta cabrata con affondata al massimo di motore.